Visite fiscali: cambiano i controlli, lo avvisa l’INPS

In arrivo una novità importante per quanto riguarda i controlli a domicilio, le cosiddette visite fiscali, dell’Inps.

Come noto a tutti i lavoratori dipendenti, le condizione di malattia che determinano un’assenza dal lavoro vengono attestate da un certificato di malattia che il medico curante invia all’Inps con un’apposita procedura. In questo modo si attiva tutto l’iter che garantisce il diritto del lavoratore al riconoscimento del trattamento economico adeguato come prevede la legge e al mantenimento del posto di lavoro.

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Controllo sanitario a domicilio – mediaat.it

In tale ambito si inserisce il ruolo dell’Istituto di previdenza sociale che su richiesta dell’amministrazione, dell’ente e in genere del datore può effettuare le verifiche del caso, attivando l’iter della cosiddetta visita fiscale di accertamento sanitario. Il compito dell’Inps non si esaurisce qui, ma si estende anche all’accertamento dell’invalidità e per i familiari superstiti che richiedono le pensioni di reversibilità o indiretta. E proprio qui ci sono le novità che coinvolgono migliaia di cittadini e le loro famiglie.

Le modifiche delle visite domiciliari Inps

Con un importante messaggio del settembre scorso (numero 3243 del 18.09.2023), l’Inps informa dei cambiamenti avvenuti nel settore degli accertamenti sanitari relativi alla verifica delle condizioni di invalidità e di inabilità al lavoro del personale delle amministrazioni pubbliche (anche di ordinamento autonomo), degli enti locali e degli enti pubblici non economici e al controllo per i familiari superstiti dei dipendenti che hanno i requisiti per ottenere la pensione di reversibilità o indiretta.

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Accertamento sanitario a casa che cambia – mediaat.it

Si tratta dunque di una decisione importante, introdotta con un decreto dal Ministro dell’Economia e Finanze (Mef) e del Ministro del Lavoro, con il fine di rendere più rapide, accordare e ottimizzare le procedure inerenti le operazioni di controllo, che comporta il passaggio di competenze dalle commissioni mediche del Mef – che sono soppresse – all’Istituto di previdenza sociale.

Quindi tutte le visite fiscale svolte finora dalle commissioni mediche facenti capo al Ministero dell’economia e finanza, sono diventate di competenza dell’Inps a partire dal 1°  giugno 2023. Significa che per tutte le domande ricevute da quella scadenza, le commissioni mediche delle Aziende sanitarie locale (Asl) che in precedenza erano interpellate, dovranno avvisare le amministrazioni, i datori di lavoro, gli enti e così via delle nuove procedure di invio delle domande telematiche all’Inps.

In passato, la presenza delle commissioni di accertamento sanitario che operavano nell’ambito del Ministero dell’Economia e delle Finanze creava dei rallentamenti in tutto il processo, con iter più lunghi e tempi di attese maggiori per i cittadini interessati. Il cambiamento dovrebbe rendere più snella la procedura con le competenze completamente a carico dell’Inps per tutta la pratica.

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