L’annuncio con una scarna dichiarazione alle agenzie. Così, con poche righe, Ford ha comunicato la sospensione immediata. Cosa accadrà adesso?
Il mondo dell’automotive vive un momento molto delicato. Questo lo sapevamo assai bene. Ma la notizia che arriva riguarda un colosso come Ford e mai avremmo potuto pensare che potesse accadere a uno dei marchi più importanti e storici al mondo. Ecco cosa sta succedendo.
Ford Motor Company è una casa automobilistica statunitense, fondata da Henry Ford a Dearborn nel 1903. È nota per aver utilizzato per la prima volta la catena di montaggio e il nastro trasportatore, in seguito adottati da numerose altre aziende e tuttora usati nelle industrie moderne. Siamo abituati a conoscerla come una delle aziende più importanti e solide del pianeta.
Un’azienda che produce circa 170 modelli di autovetture, capace di spaziare dalle grandi autovetture: pensiamo alla Ford Bronco, ma anche alla Ford EcoSport, senza dimenticare alcune tra monovolume o utilitarie più note e più vendute, anche nel nostro Paese, come la Ford Focus, la Ford Fiesta e la Ford Ka. Insomma, che un’azienda di queste caratura potesse essere interessata da una storia del genere è davvero qualcosa di incredibile.
Ma, come dicevamo, un po’ tutte le aziende dell’automotive stanno patendo la crisi che colpisce il mondo intero. Dalla carenza di chip e componenti elettronici al futuro sospeso, soprattutto per ciò che concerne la transizione verso auto elettriche e ibride, a discapito di quelle alimentate da motori a combustione.
Ford: lo stop clamoroso
Oggi, però, la Ford annuncia la sospensione immediata dei lavori e la limitazione delle spese del progetto: “Finché non saremo sicuri della nostra capacità di gestire in modo competitivo”. Questo il virgolettato affidato alle agenzie dal brand statunitense. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
La Ford, infatti ha annunciato lo stop alla costruzione di una nuova fabbrica di batterie in Michigan. Sappiamo bene che, in questo periodo, spirano venti di scioperi generali che stanno mettendo in crisi un po’ tutte le fabbriche del mondo. Ma, secondo quanto dichiarato ufficialmente dalla Ford, la decisione non ha nulla a che vedere con lo sciopero dei lavoratori del settore. Ma è di sicuro una di quelle notizie a dir poco inaspettate. Anche perché la fabbrica, denominata BlueOval Battery Park Michigan, dovrebbe (o doveva?) essere operativa nel 2026 e dare lavoro a 2.500 persone.
Decisione preoccupante perché vi sono centinaia di milioni di dollari investiti nel progetto presentato nello scorso mese di febbraio e una serie di agevolazioni fiscali per un totale di oltre un miliardo di incentivi. Resta da capire, ora, come reagiranno le istituzioni locali del Michigan che avevano puntato forte su questa idea di un’azienda affidabile come Ford. Il colosso statunitense ha comunque promesso di destinare 3,5 miliardi di dollari al piano, realizzato in collaborazione con uno dei fiori all’occhiello cinese delle batterie elettriche, Contemporary Amperex Technology (Catl).